Abaggalatiya 2 – LCB & PEV

Luganda Contemporary Bible

Abaggalatiya 2:1-21

Pawulo Ayanirizibwa Abatume

1Bwe waayitawo emyaka kkumi n’ena ne nzirayo ne Balunabba ne Tito e Yerusaalemi. 2Nagendayo olw’okubikulirwa kwe nafuna, ne mbanjulira Enjiri gye mbuulira Abaamawanga. Nayogera n’abakulembeze b’Ekkanisa mu kyama balyoke bategeere bye njigiriza, si kulwa nga nteganira bwereere, ne bakkiriza nti bituufu. 3Tito gwe nnali naye ne batamuwaliriza kukomolebwa, newaakubadde nga yali munnaggwanga. 4Naye olw’abooluganda ab’obulimba abaayingizibwa mu kyama okuketta eddembe lye tulina mu Kristo Yesu, balyoke batufuule abaddu, 5abo tetwabawuliriza essaawa n’emu, amazima g’enjiri galyoke geeyongerenga mu mmwe.

6Naye abo abaabalibwa ng’okuba ekintu eky’omuwendo, abataaliko bwe baali gye ndi kubanga Katonda tasosola mu bantu, nze gye ndi tebalina kye bannyongerako, 7naye mu ngeri endala bwe baalaba nga nateresebwa Enjiri ey’abatali bakomole, nga Peetero bwe yateresebwa ey’abakomole, 8oyo eyakolera mu Peetero olw’obutume bw’abakomole, ye yakolera ne mu nze ku lw’Abaamawanga. 9Yakobo ne Keefa2:9 Keefa ye Simooni Peetero ne Yokaana abaalabikanga ng’empagi bwe baalaba ekisa ekya mpeebwa, ne batukwata mu ngalo eza ddyo nze ne Balunabba nga bassa kimu naffe nti ffe tubeere mu Bamawanga, naye bo babeere mu b’abakomole. 10Kye baatusaba kyokka tujjukirenga abaavu, ate ng’ekyo kye nnali nesunga okukola.

Pawulo Anenya Peetero

11Naye Peetero ate era nga ye Keefa, bwe yajja mu Antiyokiya ne mmunenya mu lwatu kubanga yali mukyamu. 12Kubanga abaava eri Yakobo bwe baali tebannajja, yalyanga n’Abamawanga, naye bwe bajja n’atandika okubeeyawulako ng’atya abakomole. 13Abayudaaya abalala bonna ne bamwegattako mu bukuusa, ekyo ne kireetera ne Balunabba okusendebwasendebwa obukuusa bwabwe.

14Naye bwe nalaba nga tebatambula bulungi ng’amazima g’enjiri bwe gali, ne ŋŋamba Keefa mu maaso gaabwe bonna nti, “Obanga ggwe Omuyudaaya ogoberera empisa z’Abamawanga ezitali za Kiyudaaya, owaliriza otya Abaamawanga okugobereranga empisa z’Ekiyudaaya?”

15Ffe mu buzaaliranwa tuli Bayudaaya so si Bamawanga aboonoonyi. 16Kyokka tukimanyi bulungi nti omuntu taweebwa butuukirivu lwa kugondera mateeka, wabula abufuna lwa kukkiriza Yesu Kristo, era naffe kyetwava tukkiriza Yesu Kristo tulyoke tuweebwe obutuukirivu olw’okumukkiriza so si lwa kugondera mateeka. Kubanga tewali n’omu aliweebwa obutuukirivu olw’ebikolwa eby’amateeka.

17Naye oba nga bwe twanoonya okuweebwa obutuukirivu mu Kristo twasangibwa okuba aboonoonyi, kitegeeza nti Kristo muweereza wa kibi? Kikafuuwe. 18Kubanga bwe nzimba nate bye nazikiriza, nneeraga nzekka okuba omwonoonyi. 19Kubanga olw’amateeka nnafa eri mateeka, ndyoke mbeere omulamu mu Katonda. Nakomererwa wamu ne Kristo; 20kyokka ndi mulamu, si ku bwange, wabula ku bwa Kristo abeera mu nze; era obulamu bwe nnina kaakano mu mubiri, mbulina lwa kukkiriza Omwana wa Katonda, eyanjagala ne yeewaayo yekka ku lwange. 21Ssidibya kisa kya Katonda; naye oba nga obutuukirivu buva mu mateeka, nga Kristo yafiira bwereere.

La Parola è Vita

Galati 2:1-21

1Poi, dopo quattordici anni, tornai di nuovo a Gerusalemme, questa volta con Barnaba, e presi con me anche Tito. 2Andai là con lʼordine preciso da parte del Signore di comunicare ai fratelli del posto lo stesso messaggio che predicavo ai pagani. In privato ne parlai con le autorità della chiesa, perché capissero tutti ciò che stavo insegnando, con la speranza che sarebbero stati dʼaccordo, infatti non volevo che risultasse inutile il lavoro che avevo fatto e che stavo facendo. 3Ebbene, dopo questo colloquio, neppure Tito, il mio compagno che non era ebreo, fu costretto a farsi circoncidere.

È con lʼubbidienza alla legge che si ottiene la salvezza?

4Il problema della circoncisione non si sarebbe presentato mai più, se non fosse stato per alcuni falsi «cristiani», veri e propri impostori, che si erano infiltrati fra noi per spiarci e sapere di quali libertà godiamo noi cristiani, per esempio se ubbidiamo o meno alle leggi ebraiche. Lo scopo di questi individui era di riportarci alla schiavitù delle loro leggi, 5ma noi non li abbiamo ascoltati nemmeno per un momento, perché non volevamo confondervi, né farvi pensare che la salvezza poteva essere guadagnata facendosi circoncidere o obbedendo alle leggi ebraiche. Volevamo che la verità del Vangelo di Cristo rimanesse ben salda fra voi.

6Del resto, le persone considerate più importanti nella Chiesa non ebbero niente da aggiungere a ciò che predicavo. (Il fatto poi che fossero persone importanti non faceva alcuna differenza per me, perché davanti a Dio siamo tutti uguali). 7-9Anzi, Pietro, Giacomo e Giovanni, riconosciuti come i pilastri della Chiesa, riconobbero che Dio si era servito di me per annunciare il Vangelo ai pagani, così come Pietro era stato mandato a predicare agli Ebrei, perché lo stesso Dio aveva dato ad ognuno di noi capacità differenti. Ebbene, dicevo, quando si resero conto di tutto questo, strinsero calorosamente la mano a me e a Barnaba e cʼincoraggiarono a continuare la nostra predicazione fra i pagani, mentre essi continuavano il loro lavoro fra gli Ebrei. 10Di una sola cosa si raccomandarono: che ci ricordassimo di aiutare i poveri, cosa che stava molto a cuore anche a me.

11Ma quando Pietro venne ad Antiochia, mi opposi a lui pubblicamente senza risparmiargli i rimproveri, perché aveva torto. 12Prima infatti mangiava con i credenti di origine pagana (a cui non importava di essere circoncisi, né di seguire le altre leggi ebraiche), ma dopo lʼarrivo di certi amici giudei di Giacomo, non volle più mangiare con loro, perché temeva le critiche di questi Giudei osservanti delle leggi, i quali continuavano a sostenere che la circoncisione era necessaria per la salvezza. 13Allora anche gli altri cristiani di origine ebraica, e perfino Barnaba, cominciarono a seguire lʼesempio di Pietro, comportandosi da perfetti ipocriti. 14Quando mʼaccorsi di ciò che stava succedendo e vidi che non erano onesti e non seguivano più la verità del Vangelo, in presenza di tutti dissi a Pietro: «Anche se sei giudeo di nascita, hai lasciato da tempo le leggi ebraiche. Perché, allora, tutto ad un tratto, cerchi di obbligare gli altri a vivere come gli Ebrei? 15Noi siamo giudei di nascita; non proveniamo da altri popoli pagani, 16ma poiché siamo credenti, sappiamo benissimo che non possiamo diventare giusti agli occhi di Dio, obbedendo alle nostre leggi ebraiche, ma soltanto se abbiamo fede in Gesù Cristo che toglie i nostri peccati. Anche noi abbiamo creduto in Gesù Cristo per essere salvati da Dio. E questa salvezza la dobbiamo soltanto alla fede, e non perché abbiamo obbedito alle leggi ebraiche. Perché nessuno sarà mai salvato osservandole».

17Dato che noi abbiamo cercato di essere resi giusti in Cristo, è così allora che siamo diventati anche noi come i pagani che non osservano la legge. Questo significa forse che Cristo ci provoca al peccato? Assolutamente no! 18Piuttosto, è proprio dando valore ai vecchi sistemi che avevamo eliminato, che diamo la prova di essere peccatori; parlo del sistema di cercare la salvezza ubbidendo alle leggi ebraiche. 19Per quanto mi riguarda, fu proprio leggendo le Scritture che arrivai a capire che non avrei mai potuto trovare il favore di Dio con lʼubbidienza alle leggi (che non poteva mai essere perfetta), e mi accorsi che Dio mi avrebbe dato la vita soltanto se avevo fede in Cristo. 20Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me. La vita che vivo ora in questo corpo è il risultato della mia fede nel Figlio di Dio, che mi ha amato e volle morire per me. 21Non sono uno di quelli che considerano la morte di Cristo senza significato. Infatti, se potessimo essere salvati osservando le leggi ebraiche, allora Cristo sarebbe morto per niente.